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Articolo del Blog

Fermate il Mondo, voglio scendere!

Elisa Cavalcaselle

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Fermate il Mondo, voglio scendere!

Ci sono giorni, a volte settimane o mesi, nei quali tutto sembra andare storto.

Anche i migliori programmi vanno all’aria: non riusciamo a portare avanti nulla, ci sentiamo privi di energia e motivazione, tutto suona inutile e insensato. 

In periodi così inconcludenti, viene proprio voglia di dargliela su. Ma sì, dai.

Chi me lo fa fare?!

Purtroppo, però, all’idea di arrendersi le cose peggiorano.

Si comincia col porsi le domande sbagliate.

Domande sbagliate portano a risposte sbagliate. Si continua con pensieri poco utili e si finisce con l’affossarsi da soli: ma perché non me ne va mai dritta una? Perché non ho forza di volontà? Perché mi manca la determinazione? La sfortuna mi perseguita, va sempre a finire così! Non ce la farò mai!

Beh, se questi pensieri ti logorano, sappi che esiste qualcuno, o qualcosa, a cui dare la colpa.

La colpa è del nostro cervello: il cervello umano ha un obiettivo tutto suo, ed è quello di farci risparmiare energia.

Qual è il modo migliore per farci risparmiare energia?

Tenerci alla larga da tutto ciò che ci costa fatica mentale e fisica, impegno, progresso

E cos’è che ci costa fatica o ci obbliga a impegnarci, di solito?

Fare cose nuove. Sperimentare percorsi sconosciuti, adottare nuovi comportamenti, imparare cose diverse o lanciarci in iniziative che ci conducono al cambiamento. Tutte scelte che possono essere impegnative, forse anche frustranti in certi momenti. E così, quando non ottieni una gratificazione immediata per l’impegno che stai mettendo, il cervello attiva l’allarme anti spreco: dagliela su, dagliela su! 

Al nostro cervello non importa se, facendo così, finiamo col vivere una vita mediocre e insoddisfacente, non gli interessa se siamo tristi, perché il suo obiettivo l’ha raggiunto: non stai facendo niente di impegnativo? Risparmio energetico assicurato!

Urge adottare qualche contromisura, perché le difficoltà che incontri sono invece il chiaro segnale che stai facendo progressi, che sei sulla strada giusta. Continua a impegnarti concentrandoti sulla soddisfazione che sentirai una volta raggiunto il traguardo, e nel frattempo inganna il cervello, stordendolo a suon di nuove abitudini, fino a fargli cambiare idea. 

Per esempio: adesso fai fatica ad allenarti perché il tuo cervello si oppone?

Insisti, e dopo un po’ sarà così abituato ad allenarsi che, al contrario di oggi, farà fatica a saltare gli allenamenti e ne sentirebbe perfino la mancanza, se tu smettessi improvvisamente di farli.

E sai cos’altro combina quel malfidato?

Ti spinge a generalizzare: fa di ogni erba un fascio cancellando quel che hai fatto di buono e distorcendo i ricordi, il passato, il presente e il futuro. Ti fa credere che quella situazione lì, così sfidante, non passerà. Ti porta a ricordare facilmente tutte le volte che hai già tentato senza riuscirci.

E nasconde o cancella i ricordi di tutte le volte che ce l’hai fatta.

Ti toglie lucidità e obiettività, per farti desistere, in favore del risparmio.

Cosa puoi fare allora?

Ricordagli e ricordati che anche i periodi faticosi finiscono.

Spesso sei proprio tu che puoi farli finire: quando non ne puoi più e ti vien voglia di lasciar perdere tutto, concediti una pausa, prenditi qualche giorno di stacco. Cogli l’occasione per distrarti con qualche attività che ti fa sentire bene, che ti mette di buon umore o ti ricarica di energie. E approfitta di questa pausa per riconnetterti con la parte più profonda di te.

In che modo?

Scegli un posto in cui stare in tutta tranquillità, dove puoi accendere una candela, ascoltare musica rilassante e goderti il momento. Prendi un quaderno, e rispondi con calma a queste domande:

Quali sono i tuoi valori fondamentali?

Cosa è più importante per te?

Cosa deve assolutamente esserci nella tua vita?

Perché è stato importante per te darti proprio quell’obiettivo, perseguire quel risultato, intraprendere quel percorso?

Se ti senti ancora molto distante dal traguardo, chiediti cosa puoi fare di diverso rispetto a quello che hai fatto fino ad oggi.

Una volta che hai fatto un po’ di chiarezza dentro di te, torna con la mente indietro nel tempo e inizia a scrivere ogni piccolo o grande risultato che hai ottenuto nella tua vita.

Vale tutto: puoi risalire fino all’infanzia, a quando hai imparato ad andare in bicicletta, sui pattini o a suonare la chitarra. O ricordare quella volta che hai vinto la tua prima medaglia: scrivi tutto quello che all’epoca ti ha reso orgoglioso o felice.

E se adesso vuoi minimizzare, attento: stai imbrogliando te stesso.

Perché stai giudicando il bambino che eri, facendoti forte delle competenze e delle conoscenze che hai oggi in quanto adulto.

Eppure la tua crescita, la tua evoluzione è passata anche da lì: quei piccoli, grandi successi hanno contribuito a rendere la persona che sei diventata, e anche se oggi possono sembrarti episodi buffi o banali, all’epoca ti avevano giustamente inorgoglito, sono state tappe importanti del tuo percorso. Vuoi dirmi che oggi oseresti ridere di un bambino di 5 anni che ti mostra orgoglioso come ha imparato ad allacciarsi le scarpe?

Allora torna indietro nel tempo e rivivi ogni singola, piccola vittoria.

Scrivile tutte, fino ad arrivare ad oggi.

Chi ricorda e apprezza le piccole, grandi conquiste della propria vita, supera ogni difficoltà perché gode di maggior autostima e fiducia nelle proprie capacità.

Nello stesso quaderno, comincia a fare un elenco di tutto ciò per cui provi gratitudine in questo periodo.

So che ti sembrerà assurdo, ma anche nei momenti peggiori abbiamo tanti motivi per sentirci grati. Solo che ce ne dimentichiamo, li diamo per scontati, guardiamo altrove: siamo così impegnati a rimuginare e a concentrarci su ciò che non funziona, che ci perdiamo in un labirinto di negatività. Sposta la tua attenzione sulla bellezza, la bontà e le opportunità attorno a te, e scopri la miriade di cose per le quali senti gratitudine.

E’ vero che quando le situazioni da affrontare sono particolarmente impegnative, si rischia di sentirsi scoraggiati e di farsi prendere dall’ansia.

In questi casi, io tengo a mente quel proverbio africano che recita:

“Come si mangia un elefante? Un pezzo alla volta!”

Se ti senti sopraffatto dalla montagna di cose da fare, dal groviglio di situazioni da sbrogliare o dalla lunghezza del percorso da affrontare per ottenere un certo risultato, inizia la giornata dicendoti: “solo per oggi, faccio…” e impegnati a fare una cosa, una sola, che è davvero importante per instradarti nella giusta direzione.

Prendi un impegno con te stesso, solo per quel giorno.

Anche cose apparentemente minuscole: per esempio, il tuo peso forma ti sembra irraggiungibile? Comincia la giornata con “solo per oggi mi alleno un’ora” oppure “solo per oggi seguo una dieta disintossicante”.

In questo modo ti alleggerisci mentalmente: l’impegno è per oggi, e sai che sei perfettamente in grado di portare avanti questo compito per 24 ore.

Quando arrivi a fine giornata ti sentirai bene, perché avrai tenuto fede a quell’impegno. E il giorno dopo diventa ancora più facile decidere di portare avanti un’altra azione, soltanto per le successive 24 ore.

Forse in questo modo la tua vita non cambia di punto in bianco.

Forse non raggiungi immediatamente il risultato che vuoi.

Ma dimostri a te stesso che sei assolutamente in grado di portare avanti un’azione che ti avvicina al tuo obiettivo. Ogni giorno, quel piccolo passo nella giusta direzione ti porta grandi benefici: aumenta la fiducia in te stesso e nelle tue capacità, rafforza la volontà di andare avanti e scaccia il vecchio desiderio di lasciar perdere.

E ricordati di segnare questi impegni del “solo per oggi” nell’elenco delle tue vittorie.

Elisa Cavalcaselle

Scritto da Elisa Cavalcaselle

Mental Coach

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CIAO, SONO

elisa cavalcaselle

Ho iniziato a interessarmi alla crescita personale e al Coaching dal 2012. Ma la vera svolta per me è arrivata quando ho deciso di sperimentare il Coaching su di me per lavorare su alcuni obiettivi e ritrovare la mia solarità ed energia.

 

 

Oggi mi occupo a livello professionale di Coaching in ambito Life, Business e Sport.

 

Lavoro soprattutto con le donne, alle prese con questioni legate alla propria vita professionale e personale.

 

Da sempre mi interesso anche ai più giovani, che sentono la necessità di capire e riflettere sulle scelte da compiere, per orientarsi al meglio negli studi  o nel percorso lavorativo da intraprendere.

 

Ogni volta seguo le persone in modo diverso e personalizzato, costruendo il percorso di coaching più adatto: l’unica costante è la qualità del tempo che dedico loro.

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